La rondella d'oro

Tondino, rondella o monetina che sia: Alessandro Renica stramazza a terra al rientro negli spogliatoi a fine primo tempo, colpito al "cuoio capelluto" da un oggetto metallico "contundente" [vedi]. Sarà 2:0 a tavolino per il Napoli, protagonista di una brutta partita a Pisa, il 27 settembre 1987, 3ª di campionato. Saranno soprattutto polemiche roventi. In sala stampa, all'Arena Garibaldi, il presidente del Pisa, Romeo Anconetani, dà fuori di testa. Il servizio della "Domenica sportiva" documenta l'isterismo della giornata [vedi].

Alessandro Renica
Il referto stilato all'ospedale Santa Chiara di Pisa indica tre giorni di prognosi, a dimostrare l'impossibilità di Renica a riprendere la partita, dopo esser stato colpito alla fronte dalla rondella prontamente raccolta e consegnata all'arbitro Carlo Longhi da Andrea Carnevale. Il "general manager" del Napoli, Luciano Moggi, si dichiara sicuro: "E' un caso che ci sembra scontato, non possono esserci dubbi". Sui due punti a tavolino, si intende.

Ai cronisti che lo avvicinano sull'ambulanza che lo sta portando all'ospedale il difensore del Napoli tradisce un'excusatio non petita: "Fortunatamente è soltanto una ferita. Poteva finire anche peggio. Poteva anche colpirmi in un occhio. Comunque sappiate bene che non ho fatto scene". Ma ora niente Real per lei? "Io spero di farcela, anzi, voglio esserci". Fuori da Napoli sono convinti tutti che giocherà in Coppa campioni il mercoledì seguente. Molti sospettano una sceneggiata.

Il giorno dopo Renica è subito a Soccavo, ad allenarsi: "Avevo voglia di stare con i compagni", spiega, "non posso restare a casa. Conto di guarire, voglio esserci contro il Real Madrid". Alla vigilia dell'incontro di Coppa, Gianni Brera scrive da Napoli, dove è inviato: "Renica è tuttora tenuto a fare lazzi da morituro perché nessuno si permetta di invilire a commedia l'autentico dramma di Pisa: però giocherà senz'altro e proteggerà Garella dai guizzi opportunistici di Gomez". Sarà così, infatti: Renica giocherà per 90 minuti contro i campioni di Spagna, senza alcun problema. Arriveranno anche i due punti dal Giudice sportivo. A distanza di anni, l'arbitro Longhi avrebbe svelato: "Sono venuto a sapere che Renica nello spogliatoio aveva fatto sanguinare ulteriormente la sua ferita" [vedi].

Corrosivo il commento satirico di Massimo Bucchi: "Chi sta veramente in testa alla classifica? E' questo il titolo del nuovo concorso, a cui tutti possono partecipare. Dopo la partita, inviate ogni settimana alla Lega la vostra riserva scritta, con nome, cognome e indirizzo. Ne verrà estratta una la settimana, e potrete concorrere a dodici punti di premi. A maggio, con l'estrazione finale, potrete vincere una rondella d'oro e un ritratto a olio di Renica dipinto dal noto artista Anconetani" [vedi].