Vigilia di Juventus - Roma

Scorrendo le cronache del 1987 si scopre che Juventus-Roma era avvertita dagli anni di Falcao e Platini non solo come una partita di cartello ma anche come un confronto di rancori recenti ...

Presentando la partita su "La Stampa" l'11 ottobre 1987, Bruno Bernardi scriveva: "Allo Stadio Comunale arriva oggi la Roma superstar, con ben tre punti di vantaggio sulla Juventus e due ex di lusso, Boniek e Manfredonia. E la sfida ritrova sapori e rivalità antichi, priva però di quel veleni che l'avevano caratterizzata negli anni ruggenti. Come l'accoglierà la Torino bianconera? La Juventus vuole farle la festa, sia per recuperare parte del disavanzo, già pesante, dopo le prime quattro giornate, sia per ritrovare il feeling con il proprio pubblico. “Il calendario fa incontrare troppo presto due candidate allo scudetto, con la Roma in testa e la Juventus a -4 ma con la possibilità di tornare protagonista, perché noi non crediamo abbia ragione l'avvocato Agnelli che paventa un'altra stagione di transizione”, dice Pier Carlo Perruquet, presidente del Juventus Club Torino. E lancia un messaggio di pace ai tremila sostenitori giallorossi (la Roma ha restituito mille biglietti) in arrivo dalla Capitale in treno, pullman o aereo e che, per misura precauzionale, saranno scortati dalla polizia: “Un tempo eravamo amici, poi c'è stato conflitto, adesso c'è armistizio e ci ignoriamo, ma noi siamo disposti a fare il primo passo verso la pace definitiva, verso il ritorno alla vecchia amicizia, anche se sugli spalti, dal primo all'ultimo minuto, saremo il 12° bianconero”.

"La Repubblica", invece, osservava come "tanto per cominciare Juve-Roma si apre con l’occhio pesto di Mario Manfrin, il custode dello stadio "Comunale", che ieri è stato preso a pugni da un gruppetto di giovani energumeni che pretendevano di entrare per sistemare il loro striscione, a quanto pare carico di insulti. Le cattive abitudini non si perdono. Juve-Roma è sempre una partita con episodi da cronaca nera, anche se come valore calcistico s’è un po' declassata, quest’anno per colpa della Juve più che della Roma capolista. La Signora ha perso molto del suo "charme", i suoi stessi tifosi sono incerti se correre ancora a vederla nella speranza che si risollevi oppure abbandonarla, in attesa che passi, come dice Gianni Agnelli, l’anno di transizione. Combattuti da questo dilemma, gli juventini per il momento si sono accostati tiepidamente ai botteghini, c'è ancora un’abbondante disponibilità di biglietti e la pioggia sarà un’avversaria in più per il cassiere di Madama. Eppure per la Juve questa è una partita che conta, siamo al primo annuncio di un’ultima spiaggia. La crisi di gioco e di risultati della Juventus era all'ordine del giorno. "Parliamoci chiaro, se dovessimo perdere anche questa volta non saremmo più in grado di rientrare nella lotta per lo scudetto e faticheremmo anche a trovare un posto in zona Uefa, con la concorrenza che c’è", dice Tacconi".

Sempre su "Repubblica" l'articolo di presentazione (a firma "m.a.") evidenziava alla vigilia dell'incontro con la Roma: "Trovarsi con la prospettiva di non vincere un campionato, dopo appena cinque partite, non è proprio una situazione da Juve. Ma la classifica e soprattutto il gioco che la Juve non ha saputo esprimere, testimoniano che l’allarmismo di Tacconi non è fuori luogo. C’è un clima di tensione, persino di sfiducia. C’è chi maligna che oggi Gianni Agnelli verrà allo stadio soltanto perché c’è la Roma e non la Juve. La presenza dell’Avvocato ad Avellino, domenica scorsa, per vedere il Napoli, anziché a Verona per la Juve, è stato uno schiaffo che brucia ancora ai bianconeri [vedi]. "Io sono venuto da Avellino per giocare nella sua squadra e invece l’Avvocato va laggiù a vedersi le partite. Qui c’è qualcosa che non quadra...", dice il solito Tacconi, che almeno sa prenderla sullo scherzo. Altri, soprattutto al vertice della società, l’hanno patita di più e anche Marchesi è assai scosso. "Le critiche fanno sempre male, ma si patiscono di più quando a farle è il tuo datore di lavoro" confessa il tecnico. Contro tutto questo la Juve scende in campo per battere la capolista. "Se la Roma ha intenzione di fare punti ha scelto un brutto momento" dicono i bianconeri, cercando di tirar fuori il carattere, come ai tempi di Trapattoni. Resta un ‘incognita la formazione. Marchesi, in settimana, si era espresso per un cambiamento che servisse ad aiutare Rush, sembrava che volesse togliere un centrocampista per far posto a Buso o ad Alessio. Ieri però ha lasciato intendere che non dovrebbe mutare nulla: "Fino al rigore a Verona siamo andati bene" ha detto Marchesi. Alla Juve ormai ci si accontenta di poco".