Gli anni Ottanta

Proviamo a rievocare il contesto storico, italiano ed europeo, della seconda metà degli anni Ottanta. Non solo la grande storia, ma anche quella materiale, delle abitudini quotidiane.

Michail Gorbacëv e Margaret Thatcher
Muoviamo dalle grandi coordinate. L'ordine politico mondiale si fondava ancora sulla contrapposizione tra l'Occidente democratico e il blocco sovietico. La contemporanea elezione di Margaret Thatcher (1979) alla guida del Regno Unito e di Ronald Reagan (1980) alla presidenza degli USA - che avevano sancito il ritorno ideologico del liberismo estremo -, e la nomina a pontefice (1978) di un vescovo polacco, Karol Woityla, che si fece promotore di una vigorosa azione politica contro il comunismo, accelerarono nel corso degli anni Ottanta la crisi dei paesi del cosiddetto "socialismo reale", egemonizzati dall'URSS. Crisi che era già latente per la stagnazione economica e la penuria di beni di consumo che affliggevano dal decennio precedente le popolazioni dei paesi dell'Est europeo. Ciò costrinse la dirigenza sovietica dapprima a trattare una serie di accordi che portarono a sostanziali riduzioni degli arsenali nucleari dei due blocchi, e infine, a promuovere tardive politiche di "perestrojka" (riforma e ricostruzione) e di "glasnost" (trasparenza e libertà di parola), avviate dal leader russo Michail Gorbacëv proprio dall'estate del 1987. Osteggiate dall'apparato comunista, le riforme fallirono gli obiettivi e accelerarono la fine del sistema, simboleggiato dalla caduta del muro di Berlino nel novembre 1989 e dalla definitiva dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1991. Solo successivi a questo periodo sono fenomeni come la "globalizzazione" economica e degli stili di vita sul modello occidentale, e sviluppi politici come la nascita dell'Unione Europea, con il Trattato di Maastricht del 1992 e l'adozione di una moneta comune, l'euro, dal 2002: un'altra epoca, cioè.

Lo stemperarsi della "guerra fredda" e la crisi del sistema sovietico nel corso degli anni 1980s ebbero immediati effetti anche nello scenario politico italiano, dove i due grandi partiti del dopo guerra, la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista, che erano stati lo specchio ideologico locale del confronto tra i due blocchi, conobbero un declino di consensi. Ai grandi conflitti sociali e politici degli anni 1970s, culminati nella plumbea stagione del terrorismo, subentrò un periodo di "riflusso" nella sfera del privato e nel disimpegno politico. Piena espressione ne fu la dilatazione dei consumi individuali e familiari, sostenuta dall'espansione della spesa pubblica e, conseguentemente, del debito pubblico: fu proprio in quel periodo che quest'ultimo passò dal 56% del Prodotto nazionale nel 1980 al 105% nel 1992, superando il milione di miliardi di lire nel 1988; in pratica un raddoppio dell'indebitamento, causa tra le principali dal declino economico del paese nei successivi vent'anni. Negli anni 1980s i consumi furono favoriti da un'efficace politica di riduzione dell'inflazione, che nel 1980 aveva raggiunto il 21,8%, e che fu abbattuta al 4,7% nel 1987. La pubblicità dei prodotti e dei servizi conobbe contestualmente un decollo vertiginoso. Gran cassa del sistema fu la diffusione della televisione commerciale proprio negli anni 1980s, che formò nuove abitudini - i programmi della mattina, le serie televisive, i talk show - e nuovi linguaggi - meno paludati e ingessati rispetto al monopolio della RAI ma presto degradati dalla crescente presenza in video di maghi, pornostar e venditori dei prodotti più vari.


Bettino Craxi e Silvio Berlusconi
Protagonisti delle vicende italiane di quegl'anni furono Bettino Craxi e Silvio Berlusconi. Il primo, leader del Partito Socialista, che già nel 1978 era riuscito a fare eleggere Presidente della Repubblica il vecchio partigiano Sandro Pertini (destinato a diventare, per il carattere burbero e schietto, una delle figure politiche più amate nel paese), cavalcò la crisi della DC e del PCI guidando il governo dal 1983 al 1987, e poi stringendo un'alleanza con i leader democristiani Giulio Andreotti e Arnaldo Forlani destinata a frantumarsi solo di fronte all'azione giudiziaria che svelò tra 1992 e 1993 l'esteso sistema di corruzione e tangenti cui si era ridotto il cosiddetto "consociativismo" dei partiti. Da quella discontinuità - che si usa definire passaggio dalla prima alla seconda Repubblica - sorse un paesaggio politico completamente nuovo. Il secondo, imprenditore edile lombardo di facoltose quanto mai chiarite ricchezze, si impose come monopolista delle televisioni commerciali tra 1982 e 1984, rilevando da Edilio Rusconi il canale Italia 1 e dal polo Mondadori-Caracciolo-Perrone il canale Rete 4, e beneficiando dapprima di assenza di regole e poi di alcune leggi che sancirono tra 1984 e 1990 il duopolio RAI-Mediaset, grande sintesi di interessi politici e di affari economici.

Caratteristici di quegli anni furono la percezione di un benessere diffuso e il senso di ottimismo nei confronti del futuro, come se le ricchezze individuali e familiari avessero potuto crescere all'infinito. Il Prodotto interno lordo incrementò tra 1980 e 1989 a una media annua del 2,55, con un picco mai più eguagliato del 4,19 nel 1988, mentre tra 2004 e 2013 è invece sceso a una media annua dello 0,23, con un picco negativo del -5,5 nel 2009. I governi di allora vantarono di guidare la quinta (nel 1987) e la quarta (nel 1991) potenza economica mondiale dietro agli USA, al Giappone e alla Germania, mentre nel 2012 era ormai solo la nona. Negli anni Ottanta fu coniato il termine "made in Italy" per indicare i successi internazionali e la qualità del prodotto dei settori industriali della moda, del cibo, dell'arredamento e delle automobili di lusso. Capitale elettiva tornò a esserne la Milano non più delle industrie e della classe operaia, ma quella dei servizi: la cosiddetta "Milano da bere", del rampantismo sociale, dei ceti affluenti, degli "yuppies" e dei "paninari", poi naufragati anch'essi nelle vicende giudiziarie che nei primi anni novanta scoperchiarono la cosiddetta "Tangentopoli".

The 1987 New American Home: Jacuzzi bathroom
Vero è che nel corso degli anni ottanta le case degli italiani (non solo le prime, ma anche le seconde e terze case, che proprio in quel periodo conobbero una straordinaria espansione nelle località turistiche e come forma di investimento) cominciarono a riempirsi, come mai prima, di oggetti e tecnologie frutto di bisogni indotti: elettrodomestici tra i più vari, simboleggiati dalle macchine a cialda per fare il caffè espresso come al bar; vasche ad idromassaggio come le Jacuzzi; scooter sempre più potenti e accessoriati; seconde e terze automobili; camper; per non dire dei capi di abbigliamento firmati, dei prodotti di cosmesi; di gioielli e orologi (anche a prezzi popolari come quelli che la Swatch cominciò a lanciare dal 1983); della diffusione degli animali domestici. La grande escalation consumistica - che nutrì un ceto medio dilatato e slombato, percorso da crescenti fenomeni di egoismo sociale, di narcisismo individuale e di allentamento dei legami, a cominciare da quelli di coppia - pose le basi nel nostro paese proprio negli anni 1980s.

Il disastro di Cernobyl' del 26 aprile 1986, emotivamente esorcizzato dal successo del referendum che nel 1987 abrogò la politica nucleare in Italia, non intaccò la fiducia nelle nuove tecnologie, soprattutto quelle domestiche. Cominciarono a farvi capolino i primi "personal" computer: nel 1981 il PC IBM, nel 1983 il Commodore 64 e l'Olivetti M24, nel 1985 il Macintosh della Apple e la prima versione di Windows della Microsoft. Si diffusero di conseguenza i videogiochi come Pac-man, Super Mario Bros (dal 1986), etc. Contemporaneamente vi si radicarono sistematicamente le televisioni a colori (ancora catodiche) e i videoregistratori a nastro magnetico (cassette VHS). Diffusissime erano le cosiddette "musicassette", che proprio in quegli anni si cominciarono ad ascoltare anche con il lettore portatile Walkman. Dal 1983 i Compact Disk (CD) vennero progressivamente a sostituire i dischi in vinile. Le abitazioni, però, non erano ancora raggiunte dall'internet e le prime reti di telefonia mobile cominciarono a essere installate a Roma e a Milano nel 1985 e, su gran parte del territorio nazionale, solo nel 1989: in pratica, i "telefonini" si diffusero solo dal 1990 con la nascita di Omnitel. Anche la televisione satellitare cominciò a invadere con le sue "padelle" tetti e balconi solo dal 1990 con Raisat e poi, dal giugno 1991, con Tele+.

IBM 5150
Restringendo il fuoco al 1987 e al 1988, alcuni avvenimenti di cronaca segnalarono discontinuità significative. Il più spettacolare fu l'atterraggio, il 28 maggio 1987, sulla Piazza Rossa di Mosca di un piccolo aereo da turismo guidato dal 19enne tedesco Mathias Rust, senza che i radar dell'aviazione sovietica ne avessero segnalato la presenza: uno smacco simbolico per il sistema sovietico ormai al collasso. Le vendite all'asta dei Girasoli (marzo 1987) per 38 milioni di dollari, e poi dell'Iris (novembre 1987) per 50 milioni, entrambe opere di Van Gogh, segnarono una svolta nel mercato dell'arte, identificato ormai come bene rifugio. La finanziarizzazione dell'economia si manifestò il 19 ottobre 1987, con un crollo del 20% delle quotazioni di borsa a Wall Street, frutto anche dell'automatismo di mal tarati programmi informatici di acquisto e vendita dei titoli. Tra 1987 e 1988 la Walt Disney Productions si accordò col governo francese per avviare la costruzione di Eurodisney alle porte di Parigi, destinato a diffondere anche nel Vecchio continente il formato dei parchi di divertimento a tema. Alcuni scienziati americani scoprirono un buco nell'ozono sopra l'Antartide e il settimanale "Time" dedicò la prima copertina del 1988 non al uomo dell'anno ma al "Planet of the year": la Terra minacciata dall'inquinamento avanzante. Nel novembre 1988 Benazir Bhutto fu eletta primo ministro del Pakistan, prima donna a diventare capo di stato di un paese musulmano: una sfida straordinaria a millenarie tradizioni, che avrebbe pagato con la vita, vittima di un attentato terroristico nel 2007. In Italia, il 28 luglio 1987, dopo un lungo periodo di pioggia, una gigantesca frana spazza via due paesi della Valtellina, causando 53 morti e 1.500 senza tetto, e riproponendo la questione del dissesto idrogeologico del paese, che dai tempi del Vajont a tutt'oggi appare irrisolta. L'estate successiva fu segnata invece dal fenomeno della mucillagine che colpì soprattutto l'Adriatico. Tra le novità positive, l'entrata in servizio nel 1988 del primo ETR 450, detto "Pendolino", che inaugurò l'alta velocità coprendo in meno di 4 ore la tratta ferroviaria Milano-Roma.