13ª giornata

3 gennaio 1988, ore 14:30

Festeggiamenti rossoneri
Al 10' il Napoli poteva vantare 7 punti di vantaggio in classifica sul Milan, e non solo i suoi tifosi avevano cominciato a ritenere chiuso il discorso per lo scudetto. Al 24' una serpentina di Massinissa Virdis nel presepe partenopeo ha accorciato a soli 3 punti il distacco e riaperto il campionato. E' soprattutto la poderosa impressione destata dai rossoneri, con una pressione continua per 80 minuti e una caterva di occasioni da gol, ben oltre lo squillante 4:1 finale, a lasciare ritenere che il duello tra i campioni d'Italia e gli aspiranti milanisti guidati dal neo pallone d'oro Ruud Gullit potrà durare fino all'ultima giornata. Il Ciuccio è riuscito a reggere il ritmo dell'XI impostato da Arrigo Sacchi solo nel primo quarto d'ora, poi si sono aperte falle sempre più ampie nella sua difesa di fronte al pressing e alla varietà di soluzioni d'attacco dei Diavoli. Gullitt ha maramaldeggiato dall'inizio alla fine senza che nessuno riuscisse a contenerne la corsa e la potenza, quasi volesse dimostrare ai (non pochi) critici che il riconoscimento internazionale come miglior giocatore del 1987 è più che meritato. Maradona ha ispirato il gol iniziale di Careca poi è scomparso, denunciando evidenti limiti atletici. Partita bellissima. Non ha saputo invece approfittare dello stop della capolista la Sampdoria, bloccata in casa dall'Inter, andata avanti con una stangata di Riccardo Ferri su punizione, e poi arroccata per un'ora secondo la migliore tradizione del calcio italiano - l'esatto opposto del gioco d'attacco dei cugini milanisti - fino al pareggio di Roberto Mancini. Anche la Roma rimane al palo, sconfitta a Firenze per uno sfortunato autogol di Fulvio Collovati. Torino e Juventus si spartiscono i punti di un derby modesto tecnicamente quanto intenso agonisticamente: bello però il gol di testa iniziale di Massimo Crippa. Il Verona raggiunge l'Inter e il Cesena al 6° posto faticando a mettere sotto l'Empoli al Bentegodi. I romagnoli, invece, subiscono in casa il pareggio del Pisa a un quarto d'ora dalle fine. All'Adriatico va in scena una sfida per la retrocessione: gioco modesto, arruffato, gol sghembi, e il neo allenatore dei Lariani, Aldo Agroppi, che confessa alla fine di essere costretto a "giocare male" dalla modestia tecnica dei suoi e dallo stato della classifica; Galeone ringrazia e incassa, senza incantare. L'Ascoli infine va a prendersi un punto nella tana dei Lupi irpini, pareggiando solo a pochi minuti dal termine una partita che stava scivolandogli via: Avellino sempre più in fondo alla classifica.

Risultati

Avellino - Ascoli 1:1 | (1:0) - Tabellino - HL
Cesena - Pisa 1:1 | (1:0) - Tabellino
Fiorentina - Roma 1:0 | (1:0) - Tabellino
Milan - Napoli 4:1 | (2:1) - Tabellino - HL
Pescara - Como 2:0 | (1:0) - Tabellino - HL
Sampdoria - Inter 1:1 | (0:1) - Tabellino - HL
Torino - Juventus 2:2 | (1:0) - Tabellino - HL
Verona - Empoli 1:0 | (0:0) - Tabellino - HL

Classifica

21 Napoli
18 Milan
18 Sampdoria
17 Roma
14 Juventus
13 Inter
13 Verona
13 Cesena
12 Fiorentina
12 Pescara
11 Ascoli
11 Torino
11 Pisa
9 Como
6 Avellino
4 Empoli *
* 5 punti di penalizzazione

Prossimo turno (10 gennaio 1988, ore 14:30)

Ascoli - Pescara | Empoli - Avellino | Como - Verona | Inter - Cesena | Juventus - Milan | Napoli - Fiorentina | Pisa - Sampdoria | Roma - Torino